Con Mobility as a Service (MaaS) vogliamo indicare l’offerta di una gamma di servizi che risponde alle esigenze di mobilità di segmenti di clientela eterogenei integrando servizi di prenotazione, bigliettazione, pagamento e fruizione di servizi di mobilità diversificati forniti potenzialmente da più operatori.
Oggi i fornitori di servizi di mobilità – società di autonoleggio, i gestori di veicoli e mezzi di micro-mobilità in sharing, società di trasporto pubblico – hanno un obiettivo comune: agevolare la transizione dalla proprietà del veicolo alla fruizione di servizi di mobilità come servizio, in un’ottica di Mobility as a Service (MaaS).
Quanto più gli utilizzatori percepiscono una reale convenienza, non solo economica, nell’utilizzo della mobilità come servizio rispetto alla proprietà del veicolo tanto più questa transizione è stimolata. Creare un mindset dove il servizio di mobilità è il fine mentre il veicolo solo un enabler è un primo passo. Offrire un servizio di mobilità distribuito, flessibile ed in linea con le diverse necessità degli utilizzatori è condizione necessaria per far sì che si raggiunga una massa critica di utenti delle soluzioni MaaS e abbandoni la proprietà del veicolo.
L’importanza dei dati nel Mobility as a service.
Per implementare soluzioni efficaci di MaaS – incluso un sistema di gestione delle coincidenze efficiente – la condivisione di dati tra utenti e fornitori di servizi di mobilità è fondamentale. La condivisione dei dati (vedi il nostro articolo) permette agli utenti di informare i fornitori di servizi di mobilità circa le loro necessità , abitudini e preferenze in modo che questi possano offrire servizi in linea con le aspettative dei fruitori dei loro servizi. Quanto più la condivisione di dati è frequente e dettagliata tanto più è possibile offrire una gamma di servizi di mobilità in grado di soddisfare in modo puntuale le esigenze del cliente nelle diverse situazioni e adattarsi in tempo reale alle circostanze.
A tal fine è auspicabile stimolare la formazione di partnership collaborative tra i player coinvolti nella value chain della mobilità utili a massimizzare l’efficienza anche attraverso la creazione di nuovi modelli di business. In questo scenario l’utilizzatore ha il pieno controllo dei propri dati, può decidere in ogni momento quali condividere e con quali operatori.
In un simile ecosistema i dati dei fruitori (i clienti) sono al centro e costituiscono l’input in base al quale i servizi di mobilità sono erogati. Pertanto i fornitori di servizi di mobilità quali le società di autonoleggio, i gestori di mezzi di micro-mobilità – car sharing, bike & scooter sharing – e le società di trasporto pubblico utilizzano i dati per ottimizzare l’erogazione dei loro servizi di mobilità in ottica multi-modale. Ad esempio gestori di grandi database possono fornire una conoscenza delle abitudini di fasce di popolazione per consentire di personalizzare l’offerta di servizi e ottimizzare la pianificazione di diversi servizi di mobilità . Un altro esempio è la condivisione di servizi di mobilità di operatori di tipologie diverse al fine di ottimizzare interoperabilità tra i servizi di diverse tipologie al fine di offrire servizi multi-modali.
Una più elevata collaborazione tra i diversi player risulta in migliori servizi di mobilità multimodali. Il caso di Whim in Finlandia suggerisce che la collaborazione tra le società di trasporto pubblico e fornitori di mobilità privati consente una vera proposizione di Mobility as a Service (MaaS) che abilita l’interoperabilità tra diversi servizi di mobilità . Una profonda integrazione dell’ecosistema di MaaS con player operanti in settori diversi offre ulteriori opportunità di migliorare l’esperienza cliente, come con la consegna di cibi e bevande o sconti sui servizi nelle destinazioni raggiunte dal servizio MaaS.
Costruire un ecosistema MaaS scalabile
I MaaS attualmente operativi fanno leva su accordi bilaterali e molti al momento sono progetti pilota. Un sistema MaaS è complesso, pertanto un approccio graduale in parte basato anche su trial & error è il più appropriato. Ma un ecosistema MaaS che costituisce una reale alternativa al veicolo di proprietà deve necessariamente essere aperto, inclusivo e scalabile.
In particolare nei paesi del nord Europa, fornitori di trasporto pubblico e società private di servizi mobilità stanno collaborando in alcuni contesti per accelerare l’inclusività per affrontare aspetti chiave nella mobilità multimodale quali l’emissione di titoli di viaggio ed i relativi pagamenti (es. la svedese Samtrafiken) e la pianificazione del viaggio (es. Google Maps, CityMapper e Waze). Con tutta probabilità queste partnership evidenzieranno i mutui benefici per i player convolti, stimoleranno il contributo di ulteriori operatori e la transizione verso un ecosistema MaaS efficace.
Approccio
Al fine di agevolare la creazione di un ecosistema MaaS collaborativo – dove enfatizziamo che i dati avranno un ruolo chiave – suggeriamo un approccio strutturato in quattro fasi:
- Vision: Sviluppare visione condivisa e coinvolgere un ristretto numero di player motivati con diffusione geografica significativa per sviluppare un trusted framework finalizzato alla condivisione dei dati;
- Applications: Identificare casi d’uso che portano un reale valore aggiunto per gli utilizzatori ed i player coinvolti, e definirne i flussi operativi;
- Set-up: Sviluppare una serie di accordi di natura aziendale, legale, operativa, funzionale e tecnica per garantire un ambiente collaborativo e di condivisione dei dati tra utenti e fornitori;
- Roll–out: Implementare il modello condiviso con i player partecipanti e testare i casi d’uso.

Suggeriamo inoltre di aggiornare continuamente il modello di servizio proposto reiterando l’approccio proposto, al fine di coinvolgere ulteriori player – anche al fine di offrire servizi aggiuntivi – esplorare nuove opportunità , allargare la diffusione dei servizi MaaS, mantenere una forte attrattività per gli utilizzatori al fine di incrementarne l’utilizzo e la base clienti.